2 PAROLE SU SCIENCE UNDER 17

   

 
            SCIENCE UNDER 17  DAL 2012 

                    CONCLUSA NEL 2018

            UNA POSITIVA ESPERIENZA


 
Per selezionare la squadra italiana per le EUSO (European Union Science Olympiads) avevamo messo in piedi un marchingegno di tre prove successive.
Tre prove e non una sola:  serve ad evitare di concentrare le risorse solo su pochi e fortunati giovani geni, serve a sostenere un maggior numero di ragazze e ragazzi bravi ed interessati alle scienze, ad aiutarli a capire quello che sanno fare, a fare emergere i loro talenti e le loro passioni intellettuali. 
 
 

Cecilia Piferi e Luca Broggi a Vilnius; 
 
La prima prova si fa a scuola, perché è la scuola che deve curare le eccellenze, che ci sono in ogni classe, in ogni gruppo. E' fra gli insegnanti che vanno cercate le competenze per farlo, per riconoscere le potenzialità di ciascuno studente e per valorizzarle in percorsi mirati. 
Ciò torna a vantaggio dei singoli allievi, della qualità dell'insegnamento,  della comunità scolastica: tante volte, nella storia delle gare di fisica, ho osservato fenomeni positivi di emulazione quando, a seguito del successo di un alunno, si sono registrati per anni in quell’istituto, a diversi livelli, risultati di eccellenza. 
 

 
quanto è elastica la bioborsa della spesa? Gara Nazionale 2014

 
Le gare di EUSO, ideate dall’irlandese dr. Michael Cotten, maestro e fisico, si propongono il non facile compito di migliorare il livello dell’apprendimento della fisica e di curare i talenti dei giovani alle prime armi con la disciplina senza però fare balzi in avanti con i formalismi delle teorie fisiche e rispettando le esigenze cognitive proprie dell’eta di questi “under 17”. 
 Obiettivi difficili, a cominciare dalla scelta del linguaggio da tenere nei testi. Le gare si rivolgono a ragazze e ragazzi che si trovano nella fase pre o proto disciplinare degli studi scientifici, quando ancora non sono chiare le specificità delle singole discipline, in genere nell’età fra i 14 ed i 17 anni. 
I concorrenti si misurano con attività sperimentali da sviluppare con i protocolli di aree disciplinari diverse (biologia, chimica e fisica), attività che vengono accomunate da un tema tratto, in genere, da applicazioni nella merceologia, nell’agricoltura, nell’allevamento, nelle scienze ambientali. 
 
  


Misure di illuminamento. Gara Nazionale 2016


 Probabilmente non tutte le proposte centrano bene questi obiettivi anche se, certamente, tutti gli entusiasti cooperatori di EUSO, a livello nazionale ed internazionale, hanno fatto del loro meglio per riuscirci. 

 Bisogna anche tenere conto del fatto che fra gli specialisti della didattica disciplinare ferve ancora la discussione su come vadano usate le attività sperimentali e di indagine al fine di apprendere e comprendere le scienze, cosicché c’è da aspettarsi che ci sia ancora molto da dire e da fare su questo versante. 

Il lettore esperto di didattica potrà notare, anche nei limiti di questa breve raccolta, una varietà di stili che va ascritta fra l’altro alle diverse tradizioni didattiche nei diversi paesi. 

 

 

Isabella Concina, Massimo Bosco e Giulia Pelos.                             Prima medaglia d'argento italiana alla EUSO 2012.

UNA NOTARELLA STORICA

Ero allora responsabile di progetto per la partecipazione italiana alle Olimpiadi della Fisica. Su sollecitazione del collega Roberto Greco del Direttivo dell’ANISN avevo proposto, nel 2011, all’Associazione per l’Insegnamento della Fisica (AIF) , di collaborare alla partecipazione dell’Italia alle EUSO. Essendosi Roberto Greco spostato nel frattempo all’estero e l'ANISN ritirata dal progetto centrato anche sulla biologia, l’AIF se ne è fatta pieno carico, giudicando il progetto valido e innovaivo sia didatticamente che culturalmente. Ho avuto quindi l’onore e il piacere di curarne la gestione, dal 2012 al 2018, con la insostituibile collaborazione del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova (dr. Paolo Laveder) e quella di un valido gruppo di chimici trascinati dall’entusiasmo di Andrea Ursic, già studente olimpionico italiano per la fisica e per la chimica e che da poco aveva concluso gli studi alla Scuola Normale di Pisa (gli altri chimici erano Carmen Capellini della Società Chimica Italiana Divisione Didattica, Antonio Coviello docente di Chimica e Laboratorio, Alice Balbi e Luca Guglielmero dottorandi di chimica della Scuola Normale di Pisa). Per le prove di fisica hanno collaborato i soci AIF laureati in fisica ed esperti docenti di questa disciplina, Anna Rambelli del liceo scientifico "Galilei" di Trieste e Renato Sampaolo della Sezione AIF di Piacenza. 


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